C'è chi, per decenni, dai propri diciotto anni in avvenire, ha votato Pannella per esprimere un malessere esistenziale, il dissenso nei confronti di una classe dirigente delineata e segnata dai Radicali con il tratto netto di una matita blu.
Con la "chiave" accettata dal leader dei Radicali, ci si sente traditi e, soprattutto, ingannati. Marco Pannella avrebbe potuto imporre un cortese rifiuto, come molti altri nel mondo hanno fatto, nel perorare nobili cause.
Personaggi finanche più ricorrenti nella memoria collettiva, quanto Marlon Brando e la sua assenza agli Oscar del 1973, per protesta contro il trattamento degli indiani d'America nell'industria del cinema.
Non bisognerebbe accettare riconoscimenti da chi politicamente ha reso Teramo più triste, misera e culturalmente effimera, attraverso scelte amministrative assai discutibili.